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Lo studio delle attività produttive e delle antiche tecniche artigiane assegna ai montepaonesi la sapiente arte di intrecciare il vimini per creare il tipico cestino detto Crivu e di confezionare un torrone tipico ed esclusivo: la Cupeta, composto di sesamo, miele, farina e vino cotto.

Da non dimenticare, poi l’arte del ricamo, tradizionalmente diffusa per preparare la “dote” cioè il corredo, e l’arte della tessitura.

Le donne di Montepaone erano abili filatrici e tessitrici, per le viuzze strette, a qualcuno, sembra ancora di percepire il suono del telaio.

La seta veniva prodotta in loco perché, un tempo, vi si allevava il baco, anche il lino era un filato molto usato.

Le attività produttive principali, dunque, sono: l’agricoltura, l’artigianato, l’allevamento, ma anche la pesca e la caccia.

Il turismo resta comunque la principale fonte economica per Montepaone.

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